Vengono confezionati su misura in materiale termoplastico o neoprene allo scopo di:

  • Protezione/riposo;
  • Diminuzione infiammazione e dolore;
  • Prevenzione movimenti indesiderati;
  • Sostituzione funzione muscolare (paralisi…);
  • Stretching tessuti molli;
  • Risoluzione rigidità articolari ed extrarticolari;
  • Aumento e mantenimento range di movimento;

PROTEZIONE: ad es. dopo interventi chirurgici le ortesi consentono l’immobilizzazione necessaria senza l’inconveniente della pesantezza del gesso e, data la possibilità di modellamento estremamente precisa, la limitazione del movimento non coinvolgerà distretti che devono essere lasciati mobili…

RIPOSO: ad es. nelle malattie reumatiche, soprattutto nelle fasi acute, le articolazioni infiammate e dolenti sono sottoposte a dannose sollecitazioni nelle attività della vita quotidiana. I tutori consentono di opporsi alle forze deformanti date dal processo infiammatorio abbinato all’uso degli oggetti, soprattutto se di piccole dimensioni.

(Foto: uso di tutore per l’uso della penna, a sua volta modificata nel diametro).

deviazione a colpo di vento delle dita lunghe, correzione ortesica

DIMINUZIONE  INFIAMMAZIONE E DOLORE: nelle tendiniti, nel morbo di De Quervain, nelle tenosinoviti, nelle tenovaginiti stenosanti (dito a scatto), nella sindrome del tunnel carpale etc., nella rizoartrosi il tutore permette l’uso dell’arto evitando il movimento dei tessuti infiammati contribuendo in tal modo alla diminuzione dell’infiammazione e del dolore…

scrittura senza dolore per azione stabilizzatrice dell'ortesi sull'articolazione trapeziometacarpale
uso facilitato dall'ortesi dei piccoli dispositivi nel lavoro dell'igienista dentale

PREVENZIONE  MOVIMENTI  INDESIDERATI: lo splint può impedire la trazione sulle suture di tendini, nervi e altre strutture riparate per il tempo necessario alla guarigione.

lesione tendine flessore lungo del pollice, mobilizzazione precoce passiva protetta

SOSTITUZIONE DELLA PERDITA DELLA FUNZIONE MUSCOLARE: nelle lesioni nervose periferiche i tutori consentono movimenti impossibili od eccessivamente difficoltosi ed impediscono lo stiramento dei muscoli, delle strutture capsulo-legamentose, tendinee, fasciali, nervose etc. dei territori denervati, causa di atteggiamenti altrimenti destinati a strutturarsi.

(Foto: lesione del nervo ulnare, splint di prevenzione atteggiamento in griffe)

STRETCHING DEI TESSUTI MOLLI: la rigidità, una volta instaurata, è un ostacolo enorme nel recupero funzionale; l’ortesi, applicando ai tessuti rigidi una forza costante e prolungata, ne consente la modificazione strutturale, abbreviando notevolmente i tempi necessari al recupero.

MANTENIMENTO DEL R.O.M. (Range di Movimento):  spesso il miglioramento del R.O.M. ottenuto durante la seduta riabilitativa viene perso in poche ore, ma l’uso di ortesi personalizzate ne permette il mantenimento, da ciò la  velocizzazione del processo di recupero.

ORTESI COME AUSILIO: es. esito di amputazione, ortesi per favorire le attività della vita quotidiana, il mantenimento della lateralizzazione e del trofismo dell’arto in attesa di protesizzazione.

Tipologie di ortesi

  • Ortesi statiche: non consentono il movimento del segmento coinvolto.
esito di ustione, collare su misura pro estensione del collo e stiramento delle cicatrici, indossato su indumento elastocompressivo
splint in posizione cosiddetta di salvezza
  • Ortesi statiche progressive: mediante trazioni con componenti non elastiche creano un aumento del range di movimento di strutture rigide.
  • Ortesi dinamiche: costituite da parti statiche a cui si applicano componenti che permettono la mobilità di una o più articolazioni.
splint dinamico pro estensione MMFF in esito reimpianto
splint con penna inclusa per consentire la scrittura in esito di lesione complessa all'avambraccio